giovedì 18 settembre 2008

L'attivista

Questa parte della ricerca è stata, per ovvi motivi, quella più piacevole. Per spiegare il perché ci vuole un piccolo excursus. L'attivista, del quale non abbiamo mai saputo il nome, è un personaggio che per un motivo o l'altro si distingue nel paesaggio di Zeitun. Giovane, piacente e con un non so ché di intrigante nel suo aspetto, nel portamento e nel suo modo di stare assiduamente fermo in un punto nevralgico di Zeitun, sempre da solo, ma apparentemente in attesa di qualcuno o qualcosa. La nostra curiosità cresce quando lo incrociamo casualmente in una tabaccheria di Rabat. Di ritorno a Zeitun, iniziamo a salutarlo timidamente con un cenno quando lo incrociamo. Dopo un po', Camilla prende coraggio e gli rivolge la parola. Scopre che è uno dei tanti laureati disoccupati in Marocco, e fa parte di un movimento che rivendica il diritto al lavoro. Ora siamo conoscenti, evviva! Torniamo alla disperata ricerca di una casa per indecenti convivenze miste. Uscendo dalla casa delle mie nuove amiche del laban, incrocio il bello e misterioso attivista. Per avviare una conversazione, do sfogo alle mie preoccupazioni per la sfortunata ricerca di casa. Mi saluta con la promessa di farmi sapere se dovesse avere notizie di qualche casa libera. Due ore dopo, mi sto ancora aggirando per Zeitun decisa di tornare dal semsar scorbutico per sentire se ha nuove proposte, il nostro attivista mi insegue senza che me ne accorga. Quando mi raggiunge ha il fiatone per la corsa. "Scusa, non sapevo il tuo nome quindi non potevo chiamarti, ma insomma, ho sentito di una casa in affitto!" La gentilezza disinteressata in cui mi imbatto continuamente a Zeitun mi scompagina ogni volta. La bella presenza del giovine fa il suo. Mi accompagna. Non c'è la padrona. Quando torno il giorno dopo mi confessano che la convivenza mista è un problema. Non fa niente, è stato un gran piacere!

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