giovedì 26 marzo 2009

I consumi di Zanka Souisra

Via vai continuo, non c’è pace nell’hanut di Zanka Souisra. Ormai ho la mia sedia personale nell’epicerie e tra una parola nuova di darija e un bicchiere di the come si deve ( Mannoia dixit ) osservo Abdesalam all’opera e le persone che entrano.

Oggi ho elaborato un piccolo studio sui consumi della mia via che andrebbe perfezionato con un'analisi della zibala (spazzatura), ma per quello c'è tempo...

Al primo posto c’è il pane, barakalla al hubs maghrebi. In seconda posizione dolcetti e schifezze varie il cui prezzo non supera mai i 2 dirham (5 centesimi di euro). Bambini di tutte le età arrivano con un dirham e si scatenano nella scelta di un “chewing gum", di una caramella o di un pacchetto di biscotti.La lista continua con i danon ( yogurt ) alla fragola, alla vaniglia e al mango; lhalib (latte), munada (limonata), coca cola e lattine di altre bibite zuccheratissime.

Ma all’hanut c’è davvero di tutto: assorbenti (esterni e interni) venduti al dettaglio, spezie basiche, riso, detersivi, lampadine, bombole del gas, shampoo ( il cadum rigorosamente alle uova), formaggini, dadi, fave secche.

Ma la bellezza dell’hanut sono gli incontri che faccio quotidianamente tra quelle quattro pareti.

Oggi per esempio è arrivata una donna affascinante, parecchio coperta da veli neri. Dopo qualche parola Abdessalam le ha chiesto di dove fosse…dall’accento sembrava straniera. Invece era marocchina mia-b-lmia, ma era appena rientrata in Marocco dopo alcuni anni trascorsi in Arabia Saudita. Ho provato ad immaginarmi che ci facesse lì viste le storie che si raccontano sulle meravigliose donne marocchine che finiscono a fare le accompagnatrici di viscidi ciccioni sauditi. Ieri invece ho conosciuto Omar, ragazzone in piena salute, che è in vacanza a Rabat visto che da qualche anno vive felicemente a Barcellona dove si è sposato una svedese e dove lavora come meccanico. E chiamalo pirla!!!!

Nessun commento: