sabato 8 novembre 2008

Trenitalia e i tunisini

La settimana scorsa, seduta sul treno diretto a Venezia, il mio sguardo è caduto su un cartellone pubblicitario con la faccia di un giovane in bianco e nero che spalanca occhi e bocca in segno di incredulità. Distratta inizio a leggere il testo sotto la foto. E mi rendo conto che è tutto francese - prix réduits vers la Tunisie, e una tabella con i costi del trasferimento di denaro. È una campagna della Western Union, i vagoni di Trenitalia ne sono tappezzati. Ma... sono rimasta un po' perplessa a rimuginare. Cioè, tutta Trenitalia, che di solito pubblicizza le vacanze nelle Marche o gli spettacoli all'Arena di Verona, è zeppa di cartelloni privi di interesse per il cittadino medio italiano, anzi per molti certamente incomprensibili perché scritti in francese.

In Tunisia da dieci mesi sono in corso proteste sindacali, la repressione ha portato a censure, arresti, torture, morti (il rapporto di ottobre di Fortress Europe gli dedica un articolo). Da luglio guardo il TG o leggo il giornale ogni giorno, ma non ho mai trovato nulla sulla situazione politica tunisina. Ma toh - Western Union e Trenitalia insegnano quanto sia facile dedicare un po' spazio alle preoccupazioni degli immigrati - quando è possibile ricavarci dei soldi (e che soldi).

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